Uno dei problemi di cui più spesso mi parlano le clienti in consulenza è la presenza costante di pensieri fissi e circolari, che le spingono a chiedersi se e come sia possibile fermare il rimuginio. Un po’ come in questa storia zen, si portano sempre sulle spalle un peso che avrebbero dovuto lasciare molto tempo prima…
“Due monaci zen, Ekido e Tenzan, erano di ritorno al monastero. Il giorno prima aveva piovuto e i sentieri erano fangosi. Quando passarono nei pressi di un piccolo villaggio, incontrarono una giovane donna che indossava uno splendido kimono dorato. La giovane cercava di attraversare una pozzanghera d’acqua, ma rimase paralizzata al pensiero che bagnando il suo kimono poteva rovinarlo e la madre l’avrebbe rimproverata duramente.
Senza esitare, il giovane Tenzan si avvicinò per aiutarla. La caricò sulla schiena e la portò dall’altra parte della pozzanghera. In seguito i due monaci continuarono sulla loro strada.Quando raggiunsero il monastero, Ekido, che si era mostrato ansioso per tutta la durata del viaggio, criticò duramente il suo compagno:
– Perché hai caricato quella ragazza? Lo sai bene che i nostri voti ci vietano di fare queste cose!
Tanzan non si mostrò turbato, guardò il suo compagno di viaggio e rispose con un sorriso:
– Io ho portato quella ragazza sulla schiena solo per pochi minuti alcune ore fa, mentre tu, al contrario, la porti ancora sulla tua”.Da 101 storie Zen, a cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps, ed. Adelphi
Rimasticare sempre gli stessi pensieri non è soltanto fastidioso perché genera stanchezza mentale, ansia, sensazione di essere bloccati, difficoltà a vivere il presente, perdita di contatto con gli altri aspetti della vita. Secondo la medicina cinese è una causa di disequilibrio che arriva a ripercuotersi anche sul piano funzionale e su quello fisico.
Fermare il rimuginio per non danneggiare il sistema digestivo
Secondo la medicina cinese, infatti, il rimuginio o pensiero circolare è l’“emozione” legata all’elemento Terra, che nel nostro corpo corrisponde e risuona con il sistema digestivo, ossia con la coppia organo-viscere Milza e Stomaco.
Il rimasticare i pensieri di per sé non è per forza negativo: la capacità di masticare, digerire, elaborare e assimilare ciò che proviene dall’esterno sotto forma di cibo o di informazione è infatti una delle funzioni base di milza e stomaco. Come sappiamo tutte, per apprendere qualcosa e farlo nostro dobbiamo prima sminuzzarlo e digerirlo: in altre parole, non basta studiare a memoria, ma serve anche ragionare e riflettere.
Questo è valido non solo per l’apprendimento tramite lo studio, ma anche per l’apprendimento dall’esperienza e da quello che ci capita nella vita. Il pensiero (in medicina cinese, si 思) è ciò che ci permette di elaborare la materia grezza delle esperienze e di assimilare ciò che ci serve, facendolo nostro.
Quando i pensieri sono un chewing gum…
C’è quindi un “rimasticare” positivo, funzionale all’apprendimento e alla comprensione. Quando però ci fissiamo su un pensiero e lo teniamo costantemente nella mente, come se fosse un chewing gum che continuiamo a masticare tutto il giorno, ecco che andiamo a danneggiare le funzioni di Milza e Stomaco.
Questo succede perché da una parte continuiamo a stimolarli senza sosta, richiedendo in particolare alla milza di tenere costantemente attivata la sua capacità di “digerire” il pensiero: portato sul piano fisico, è come se continuassimo a mangiare piccoli bocconi di cibo per tutto il giorno, senza fermarci mai.
Dall’altro lato, il pensiero circolare spinge il Qi (“energia”) della milza a muoversi sempre sullo stesso binario, invece di seguire fisiologicamente il suo movimento verso l’alto in modalità e con gradazioni diverse in base ai differenti momenti della giornata. In medicina cinese, si dice che il qi di Milza si “annoda”: è un modo figurato per dire che si crea una difficoltà di movimento e di azione al livello delle funzioni della Milza.
È quindi evidente come per la medicina cinese fermare il rimuginio sia di importanza fondamentale, soprattutto perché milza e stomaco sono il cuore della produzione delle sostanze preziose del corpo, in particolare del Qi (“energia”) e del sangue che servono a mantenere in vita tutto l’organismo.
Cosa succede se non riusciamo a fermare il rimuginio?
Se questo non avviene, ecco che compaiono una serie di segnali che la Milza e lo Stomaco sono in una situazione di disequilibrio per via del consumo e dell’annodamento del Qi. Molti di questi segnali riguardano il sistema digestivo, ma siccome l’essere umano è un microcosmo in cui non esiste separazione fra corpo e mente, ecco che anche a livello mentale / emotivo e in ambiti diversi dalla digestione ci sono i segni che qualcosa non va.
Questi sono i segnali principali di un disequilibrio della milza causati dal rimuginio che annoda il suo Qi (“energia”):
- difficoltà di digestione
- inappetenza
- problemi con latticini, glutine, lieviti
- pancia gonfia dopo i pasti
- sonnolenza dopo i pasti
- feci molli
- freddolosità generale
- freddolosità soprattutto a mani e piedi
- stanchezza
- stanchezza o mal di testa o mal di pancia alla fine delle mestruazioni
- difficoltà di apprendimento / studio
- difficoltà sempre crescente a fermare i pensieri
- senso di scarsa lucidità mentale
Rimuginio: ma davvero è sempre tutta colpa della “testa”?
La medicina cinese però ha da sempre una prospettiva bidirezionale. Questo significa che quando si cerca l’innesco di un problema si valuta non solo la mente / psiche / emotività (in medicina cinese, Shen) come possibile causa di disturbi fisici, ma anche una disarmonia del corpo o delle funzioni degli organi come possibile causa di malessere a livello mentale / psichico / emotivo. Secoli prima dell’invenzione della psicosomatica, la medicina cinese era già andata oltre, perché prendeva in considerazione anche la “somatopsichica”.
Se non riusciamo a fermare il rimuginio, quindi, non è detto che la “colpa” stia tutta nel nostro cervello o nel nostro modo di pensare. Soprattutto quando i segnali descritti sopra sono presenti da anni e la tendenza a “ruminare i pensieri” si è invece manifestata un po’ alla volta nel corso del tempo, è molto probabile che la causa sia da ricercarsi in una disarmonia cronica della Milza.
Cosa significa tutto questo? È semplice: se il Qi della Milza è debole (per costituzione, alimentazione errata, studio eccessivo, stile di vita…), questa debolezza porterà a un graduale peggioramento di tutte le sue funzioni. Molto spesso si manifestano per primi disturbi relativi all’aspetto fisico e funzionale (difficoltà di digestione, feci molli, stanchezza, freddolosità, sonnolenza dopo i pasti…) per arrivare con il tempo a coinvolgere anche la sfera mentale / psicologica / emotiva (difficoltà di apprendimento, scarsa lucidità mentale, rimuginio eccessivo).
Come fermare il rimuginio con la medicina cinese?
La medicina cinese ha un approccio molto diverso da quello a cui siamo abituati: non si dirige infatti a “curare” il sintomo di cui ci lamentiamo, ma va alla radice, per riequilibrare la disarmonia che causa non solo quel problema, ma anche molte altre cose che a noi nemmeno sembrano collegate (un po’ come i punti dell’elenco di prima).
Anche per chi desidera fermare il rimuginio e i pensieri circolari vale la stessa cosa: si parte dal disequilibrio alla base, ossia dal deficit e dall’annodamento del Qi della Milza per riportare l’equilibrio a tutti i livelli (fisico, funzionale e mentale / psicologico / emotivo).
In questo caso, ogni operatrice professionista di medicina cinese sa che ci sono diverse componenti fondamentali su cui lavorare assieme alla propria cliente:
- trattamenti in studio con una tecnica che agisca su punti e meridiani per aiutare l’organismo a raggiungere di nuovo l’equilibrio (io lavoro con il tuina, c’è chi utilizza invece l’agopuntura): in questo modo, è possibile stimolare il Qi della Milza a rompere il blocco e aiutarlo a diventare più forte
- consigli di alimentazione energetica in base alla medicina cinese: è fondamentale ridurre il più possibile il consumo di tutti quegli alimenti che mettono ancora più in difficoltà il lavoro della Milza perché creano ulteriore blocco, come gli alimenti umidificanti (latte e latticini, farine bianche e derivati come pasta e pane, zucchero e alimenti che lo contengono) e gli alimenti crudi o con temperatura fredda. Allo stesso tempo, bisogna sostenere il Qi (“energia”) della milza con i cibi che hanno questa azione (cereali in chicco come riso, farro, quinoa…, pollo, alimenti naturalmente dolci come la zucca…) e aiutarlo a muoversi con alimenti che stimolano il movimento del Qi (erbe aromatiche, spezie, scorze di agrumi)
- autotrattamento da fare a casa: lavorare ogni giorno anche solo su un paio di punti consigliati dalla propria operatrice crea un effetto accumulo che potenzia il lavoro enormemente fatto con i trattamenti in studio e con l’alimentazione, mentre un autotrattamento più completo creato in consulenza costituisce un percorso mirato a sè stante
- esercizi di qigong o meditazioni specifiche: il qigong è una “ginnastica energetica” cinese, che stimola i movimenti del Qi, lo fortifica e insegna a guidare il pensiero e l’intenzione. Esistono ad esempio esercizi specifici per calmare il Cuore, per radicarsi, per portare l’attenzione all’interno e non all’esterno… Anche meditazione e mindfulness possono aiutare a rompere il blocco del pensiero circolare, aiutandoci a diventare sempre più capaci di fermare il rimuginio.
Francesca Cassini
La medicina cinese al femminile
L’immagine di copertina è un quadro di Giorgio Kienerk, presente all’interno dei Musei Civici di Pavia.