22 Maggio 2018

Combattere la cellulite con la medicina cinese

Perché combattere la cellulite con ferocia 2-3 mesi l’anno, quando è possibile lavorare serenamente sul nostro equilibrio tutto l’anno?

Un paio di settimane fa abbiamo iniziato a parlare della cellulite in medicina cinese, considerandola non tanto come un problema estetico (che deriva in realtà dalla nostra visione culturale: qualche secolo fa ad esempio l’accumulo di cellule adipose non era considerato un in estetismo), ma come un segnale del fatto che qualcosa nell’equilibrio del nostro organismo non è ben bilanciato. Utilizziamo quindi la “scusa” della cellulite per incuriosirci e capire qual è la disarmonia che causa questa e altre manifestazioni e come fare per stare meglio globalmente.

In quest’ottica, combattere la cellulite è solo un modo per prenderci cura di noi a 360°, dimenticando l’ansia della cosiddetta “prova costume” e concentrandoci invece sul migliorare la nostra alimentazione e il nostro stile di vita tutto l’anno per avere più energia, digerire meglio, diminuire il disagio del ciclo mestruale e della sindrome premestruale, dormire un sonno più riposante.

In questo modo, non c’è bisogno di dedicarsi a combattere la cellulite con ferocia per due-tre mesi l’anno, facendo sacrifici esagerati (diete super restrittive, attività fisica super intensiva, creme che costano un occhio della testa, ore dedicate ai fanghi o ad altri trattamenti simili…) e tenendo duro per raggiungere un obiettivo quasi impossibile da mantenere con le unghie e con i denti solo per una stagione… perché un’alimentazione più regolata sul lungo periodo, un’attività fisica bilanciata e pochi minuti dedicati all’automassaggio quotidiano ti aiuteranno a essere in forma sempre e non solo per quanto riguarda l’aspetto delle tue gambe e dei tuoi glutei.
L’articolo di oggi è dedicato al secondo dei due quadri principali che portano alla cellulite (il primo, l’accumulo di liquidi per stasi del Qi, è stato trattato nel mio articolo precedente).

Combattere la cellulite: accumulo di Umidità

In questo quadro, la pelle ha un aspetto irregolare, si vedono piccoli avvallamenti e rigonfiamenti e al tatto si possono percepire piccole “gobbette” mobili, più morbide o più dure. Al tatto, la zona può essere più fredda oppure più calda del resto del corpo.

In questo caso, la causa del problema risiede in un accumulo di Umidità, parola che in medicina cinese indica un ristagno di sostanze non assimilate (“impure”) e di liquidi addensati che si depositano dove non dovrebbero stare. L’Umidità non si manifesta solo come cellulite o accumulo adiposo, ma può esprimersi in diversi modi:

  • feci molli o poco formate (l’Umidità viene eliminata attraverso l’intestino)
  • leucorrea (perdite bianche o gialline fra una mestruazione e l’altra) o candidosi (l’Umidità si accumula a livello della vagina)
  • dolore mestruale con gonfiore e senso di pesantezza, sangue mestruale denso e/o viscido, a volte con coaguli filamentosi (l’Umidità si accumula a livello dell’Utero)
  • urine torbide (l’Umidità viene eliminata attraverso le urine), cistite (l’Umidità si accumula nella Vescica e si mescola al Calore)
  • difficoltà a digerire con senso di pesantezza (l’Umidità blocca il normale funzionamento dello Stomaco)
  • mal di testa con senso di pesantezza e ottundimento (l’Umidità appesantisce e blocca la circolazione di Qi – “energia” e Sangue a livello del capo)
  • dolori articolari che peggiorano con il tempo umido e piovoso (l’Umidità colpisce le articolazioni)
  • lingua con patina bianca e spessa (l’Umidità si manifesta sulla lingua)

Se la cellulite deriva da un accumulo di Umidità, saranno sicuramente presenti anche alcuni dei segni descritti sopra: prova ad analizzare la tua situazione personale pensando anche a questi aspetti.

combattere la cellulite

Perché l’umidità si accumula?

Le cause di questa situazione sono due:

  1. eccessivo consumo di alimenti umidificanti
    Se introduciamo con l’alimentazione più Umidità di quella che il nostro corpo può gestire, questa finirà per accumularsi, anche se il nostro organismo è in equilibrio. Sul lungo periodo, un’alimentazione eccessivamente umidificante, che mette a dura prova il nostro sistema digestivo (Stomaco-Milza) finirà per causare un deficit del Qi (“energia”) della milza, alla quale è costantemente richiesto un super lavoro: la nostra disarmonia evolverà quindi nel quadro qui sotto
  2. deficit del Qi della Milza
    Se il nostro sistema digestivo (Stomaco-Milza) non ha Qi (“energia”) sufficiente per processare e assimilare in modo corretto i cibi che mangiamo, avremo difficoltà ad assorbire le sostanze “pure” e utili, a distribuirle dove serve e a eliminare quelle “impure” e inutili, anche se la nostra alimentazione è normale. Oltre all’accumulo di cellulite o adipe, quindi, saranno sicuramente presenti anche stanchezza (fisica ed eventualmente mentale), freddolosità, gonfiore e sonnolenza dopo i pasti, perché non siamo in grado di trarre abbastanza Qi da quello che mangiamo.

La buona notizia è che entrambe queste situazioni sono reversibili: la medicina cinese non ha la “bacchetta magica” per far tornare l’equilibrio in cinque minuti, ma con un po’ di costanza la situazione migliorerà in modo graduale e continuo.

Cosa fare per questo tipo di cellulite?

Per combattere la cellulite da accumulo di Umidità, la cosa più importante è senz’altro curare la propria alimentazione: come abbiamo visto, i cibi umidificanti sono di per sé causa di accumulo e vanno anche a peggiorare ulteriormente il deficit del Qi (“energia”) della Milza.

Cosa sono per la medicina cinese i cibi “umidificanti”? Si tratta di alimenti particolarmente “pesanti” e difficili da gestire per il nostro sistema digestivo, perché hanno la capacità, come fa l’umidità in natura, di intasare e appesantire il nostro sistema digestivo, che deve quindi utilizzare più energia e più tempo per assimilarli e smaltirli.
Piccole quantità di cibi umidificanti non sono un problema, ma grandi quantità o un consumo quotidiano costituiscono uno scoglio troppo grande per la nostra Milza: quello che non può essere elaborato finisce per accumularsi all’interno del corpo o viene espulso direttamente con le feci, causando situazioni spiacevoli come feci sempre molli o attacchi di diarrea.
Per approfondire questo argomento leggi il mio articolo Alimentazione umidificante: i cibi che causano accumuli.

Il primo passo consisterà quindi nel ridurre il consumo di alimenti con natura umida (primi fra tutti, farine bianche e loro derivati, zucchero e dolci, latte e latticini, frutta in grandi quantità), evitando soprattutto di consumarli la sera.
Secondo la medicina cinese infatti il Qi (“energia”) di Stomaco e Milza è meno attivo fra le 19 e le 23 (mentre è al suo massimo fra le 7 e le 11): nella fascia oraria della cena è quindi più complicato digerire e assimilare in modo efficiente e i cibi con natura umida mettono il nostro organismo in grande difficoltà, aumentando gli accumuli.

Se ti ritrovi nel quadro del deficit del Qi della Milza, la medicina cinese consiglia anche di ridurre il più possibile gli alimenti crudi e quelli con natura termica fredda (ad esempio, yogurt e arance) soprattutto a cena, perché il loro effetto è quello di spegnere ancora di più il “fuoco digestivo”, rallentando ulteriormente digestione e assimilazione.
Un’alimentazione equilibrata però non può essere fatta solo di sottrazioni: oltre a ridurre o eliminare ciò che causa accumuli e mette in difficoltà il sistema digestivo, è estremamente importante introdurre quotidianamente alimenti che sostengono il Qi (“energia”) della Milza, in modo da renderla più efficiente nel suo lavoro. I cibi migliori da questo punto di vista sono i cereali in chicco (riso, farro, orzo, kamut, quinoa, grano saraceno…), le carni bianche, il pesce, i legumi, gli alimenti naturalmente dolci (zucca, patata, patata dolce, castagna…).

combattere la cellulite

Oltre l’alimentazione: lo stile di vita per combattere la cellulite da accumulo di Umidità

Regolata la nostra alimentazione, è importante lavorare anche sul proprio stile di vita:

  • Se l’accumulo è stato causato soprattutto da un’alimentazione troppo umidificante è consigliato praticare un’attività fisica attivante e anche intensa: scegli tu secondo le tue preferenze! Evita invece di passare troppo tempo in saune e bagni turchi: gli ambienti umidi non aiutano l’eliminazione dell’umidità… Tutto ciò che può attivare e far circolare meglio la tua energia è invece il benvenuto: ad esempio, una tisana a base di bucce di mandarino (in assenza, di arancia) bio, camomilla e maggiorana, che puoi chiedere di prepararti alla tua erborista di fiducia.
  • Se l’accumulo è causato soprattutto dal deficit del Qi della Milza è consigliato praticare un’attività fisica moderata, in modo da non consumare troppo qi, peggiorando il problema: vanno bene yoga, pilates, taijquan, qigong, camminate a passo veloce, trekking non troppo faticoso, nuoto eseguito in maniera rilassata e altre attività simili.

Cerca di dormire un giusto numero di ore: il riposo notturno è fondamentale per aumentare il nostro Qi.

In entrambi i casi, un ciclo di trattamenti tuina o agopuntura mirati a drenare l’Umidità e sostenere il Qi della Milza è un ottimo aiuto per migliorare più rapidamente la tua situazione: l’operatrice tuina che sceglierai potrà anche insegnarti come praticare a casa un automassaggio per consolidare e mantenere i risultati.
Se hai voglia di fare di più per combattere la cellulite, la coppettazione con le coppette in silicone, da eseguire dopo aver messo un po’ di olio sulle gambe, è un ottimo aiuto: chiedi alla tua operatrice tuina di spiegarti come praticarla.

Francesca Cassini
La medicina cinese al femminile

ATTENZIONE: i consigli contenuti in questo articolo non hanno valenza medica né estetica, ma sono tesi al riequilibrio energetico della persona. La cellulite è inquadrata come espressione di un disequilibrio interno e non come problematica medica o estetica.

Immagine di copertina: Le bagnanti – Pierre-Auguste Renoir (1919)

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