Nell’ultimo articolo abbiamo parlato del ruolo importantissimo delle emozioni in medicina cinese. Sono infatti un elemento chiave per mantenere la nostra vitalità a livello mentale, fisico e funzionale.
Emozioni represse, esagerate, ripetute o fuori luogo possono diventare causa di disequilibrio: se hai perso l’articolo precedente con la spiegazione di questi meccanismi, recuperalo cliccando qui.
Oggi analizziamo invece qual è l’effetto delle singole emozioni sul nostro equilibrio mente-corpo e, in particolare, sul funzionamento energetico dei nostri organi.
Emozioni in medicina cinese: rabbia
La rabbia (che include anche irritabilità, nervosismo, frustrazione, stress…) è l’emozione legata al Fegato.
Quando è eccessiva, troppo ripetuta o fuori luogo, costringe continuamente il Qi (“energia”) del Fegato a muoversi sempre verso l’alto, aumentando l’afflusso di Qi e Sangue alla testa.
A lungo andare, questo meccanismo può avere un riflesso nella sfera fisica, portando alla comparsa di sintomi legati alla testa (es. calore e rossore al viso, aumento della sete, occhi rossi, difficoltà a dormire, mal di testa…).
Quando invece la rabbia è repressa, si crea un meccanismo che rende difficile la circolazione del Qi del Fegato, che rimane “compresso” come in una pentola a pressione: quando la pressione è troppa, ci lasciamo andare a momenti di “sfiato” (es. scoppi di rabbia improvvisa), per poi ritornare a trattenerci. Questa situazione è spesso tipica della sindrome premestruale.
Chi reprime la rabbia molto profondamente, invece, non manifesterà questa emozione in nessun modo, bloccando fortemente la circolazione del Qi a livello generale. Se la situazione si protrae a lungo, ne risentirà tutto l’organismo sia a livello emotivo (tendenza all’umore basso e negativo, poca voglia di fare…) che fisico (tensioni muscolari soprattutto ai trapezi, freddolosità a mani e piedi, stanchezza soprattutto al mattino, senso di pesantezza, accumulo di liquidi, difficoltà di digestione…).
Se vuoi approfondire questo argomento, puoi leggere il mio articolo Gestire la rabbia per trasformarla in creatività.
Emozioni in medicina cinese: tristezza
La tristezza è l’emozione legata al Polmone: il movimento del Qi che produce è direzionato verso il basso (come si può capire intuitivamente: chi è triste ha spesso lo sguardo basso, una postura ingobbita…).
Se si è sempre tristi, l’energia del Polmone tenderà sempre in questa direzione e arriverà a consumarsi gradualmente: potranno comparire sospiri ripetuti, facilità a contrarre raffreddori, pallore, tosse, senso di oppressione al petto, stanchezza cronica…
Emozioni in medicina cinese: rimuginio
Il rimuginio (ovvero il ritornare sempre sugli stessi pensieri, avere costantemente in mente la stessa cosa, “macinare” sempre in testa gli stessi argomenti…) è l’emozione collegata alla Milza.
Una delle funzioni energetiche di quest’organo è quella di estrarre dallo Stomaco le essenze degli alimenti, una forma di qi utilizzabile dal nostro organismo, assieme ai liquidi che possono essere mandati in circolo: è quindi essenziale che si mantenga sempre “sgombra” e che non sia affaticata o indebolita.
Il rimuginio “annoda” il Qi della Milza, bloccando la fluidità dei suoi movimenti e, quindi, consumandolo se la situazione si protrae sul lungo periodo.
Questo potrà portare a manifestazioni non solo mentali (poca chiarezza di pensiero, difficoltà a studiare e memorizzare, stanchezza mentale…), ma anche fisiche (accumulo di umidità, senso di pesantezza, difficoltà di digestione, feci poco formate, stanchezza generalizzata…).
Se vuoi approfondire il meccanismo del rimuginio puoi leggere il mio articolo Fermare il rimuginio per lasciare andare ciò che ci portiamo sulle spalle.
Emozioni in medicina cinese: gioia
La gioia è l’emozione legata al Cuore. Anche se ci sembra difficile immaginarne un risvolto negativo, la gioia può diventare causa di disequilibrio quando è spinta al parossisimo e diventa, quindi, una ricerca costante di divertimento ed euforia. Non si tratta più, quindi, di felicità e di contentezza, ma di frenesia, di eccitazione mentale e fisica spinta all’estremo.
Se questa condizione persiste, può portare ad alterazioni delle funzioni energetiche del cuore, con battito accelerato, palpitazioni, logorrea, viso rosso, sovreccitazione…
Emozioni in medicina cinese: paura
La paura è invece legata al Rene e la direzione che imprime al Qi (“energia”) è quella verso il basso (pensiamo a quando qualcuno “se la fa addosso dalla paura” o si sente “mancare le gambe”).
Quando questa emozione è ripetuta, sia in forma lieve ma costante che in forma intensa ed episodica, può danneggiare le funzioni energetiche del rene: le manifestazioni esteriori di questa situazione possono essere sia di tipo fisico (es. difficoltà a trattenere l’urina, risvegli notturni per urinare, difficoltà nell’atto inspiratorio, debolezza lombare e alle ginocchia…) che di tipo emotivo (mancanza di volontà, scarsa voglia di vivere e/o vitalità, depressione…).
L’equilibrio delle emozioni: la condizione base per il nostro benessere
Cos’è importante, quindi, per mantenere un giusto equilibrio nel proprio rapporto con le emozioni?
- essere il più possibile consapevoli delle proprie emozioni: le emozioni non coscienti, proprio perché non gestite, possono portare al disequilibrio
- esprimere le proprie emozioni: reprimere e soffocare le emozioni danneggia il funzionamento energetico degli organi, soprattutto del fegato, che è il più votato alla libera espansione ed espressione
- vivere le emozioni in modo commisurato alle circostanze: non rattristarsi per ogni minima cosa che non va come vogliamo, non arrabbiarsi per ogni piccolo contrattempo, non esaltarsi per ogni singola novità…
- non far prevalere un’emozione sulle altre: anche le emozioni “negative” vanno vissute appieno, senza forzarci a un comportamento artificialmente sereno, gioioso o “forte”
- intraprendere un percorso che favorisca la propria evoluzione emotiva
Francesca Cassini
La medicina cinese al femminile