19 Settembre 2017

La moxibustione per il mantenimento del benessere

La moxibustione (anche detta moxa) è una tecnica tradizionale della medicina cinese, diffusa anche in Giappone. Il principio sul quale si basa è molto semplice: avvicinare una fonte di calore a determinati punti dei meridiani per scaldare un’area locale o per agire sull’equilibrio interno del corpo, aumentandone lo yang (capacità di attivazione, trasformazione, riscaldamento…) o il qi (“energia”). La semplicità di questa tecnica la rende particolarmente efficace per trattare problematiche tipiche della stagione fredda (ad esempio, colpi d’aria), ma è anche efficace come strumento di mantenimento del benessere, soprattutto per rafforzare la nostra energia difensiva (weiqi).

Che cos’è la moxibustione?

La materia prima per la moxa si ricava da una pianta, l’Artemisia sinensis: se ne estraggono le fibre, che vengono fatte essiccare all’aria aperta per tre anni e si trasformano in una sorta di “lanugine” vegetale, tecnicamente detta lana di moxa. La moxibustione viene praticata in molte forme, ma la più comune è senz’altro l’utilizzo del “sigaro”: si tratta di un cilindro di carta sottile che viene riempito di lana di moxa e poi acceso con una fiamma (candela, accendino…), in modo da formare brace sull’estremità libera. I “sigari” con lana di moxa (detti anche “moxa con fumo”) sprigionano non solo calore, ma anche un caratteristico odore aromatico e una piccola quantità di fumo: per questo motivo, è consigliabile utilizzarli all’aperto o in ambienti con un buon sistema di aspirazione.
Una buona alternativa è il sigaro in carboncino (detto anche “moxa senza fumo”), ottenuto dalla combustione della lana di moxa: l’odore che ne deriva è molto più leggero e la quantità di fumo inferiore a quella di una sigaretta, quindi si può utilizzare anche in casa tenendo la finestra leggermente aperta.
Un altro strumento utile per gli operatori è la scatola della moxa (vedi foto), che può essere poggiata direttamente sulle parti più ampie del corpo (schiena, addome) per riscaldarle intensamente.

moxibustione

Scatola con lana di moxa, moxa con fumo, moxa senza fumo

A cosa serve la moxibustione?

Il primo utilizzo della moxa è molto intuitivo: il calore scaccia il freddo, quindi la moxa è utile in tutti i casi di dolori o rigidità dovuti alla penetrazione del freddo, dal vento gelido dell’inverno all’aria condizionata estiva. Il sigaro di moxa viene accostato ai punti dolenti, producendo un calore intenso ma molto piacevole, per espellere il freddo penetrato in quella zona. L’azione viene rafforzata applicando la moxibustione anche su particolari punti dei meridiani, che hanno l’azione di diffondere il calore, combattendo il freddo.
Se il freddo non si “ferma” ai muscoli, ma penetra maggiormente nel corpo (ad esempio, raggiunge il polmone causando raffreddore con scolo nasale acquoso e starnuti o l’intestino, provocando diarrea liquida e senza odore), la moxa continua ad essere un’ottima alleata: utilizzandola su specifici punti dei meridiani che raggiungono le zone colpite, è possibile scacciare il freddo che ha disturbato l’equilibrio di organi e visceri.
Attenzione però: in caso di patologie, è indispensabile innanzi tutto rivolgersi al proprio medico!

E se il freddo nasce da dentro?

Quando è presente una sensazione di freddolosità ripetuta, soprattutto a mani e piedi, accompagnata da difficoltà di digestione, tendenza ad accumulare liquidi, necessità di fare la pipì la notte, feci morbide o episodi di diarrea e stanchezza, in medicina cinese si parla di “freddo interno”, ossia di un freddo che nasce da una diminuzione della nostra capacità di scaldare, attivare e mobilizzare (in linguaggio tecnico, deficit dello yang).
In questo caso, trattamenti con la moxa su punti specifici del meridiano del rene, della milza e/o dello stomaco sono estremamente benefici per aumentare il livello dello yang, aiutando la risoluzione del disequilibrio e, quindi, dei disturbi che ne derivano.

La moxibustione per rafforzare le difese

Oltre a tonificare (aumentare) lo yang, la moxa è perfetta per sostenere e rafforzare il qi (“energia”) di tutto il nostro organismo, aiutandoci a mantenere un buon equilibrio e a sentirci in forze e in piena forma. La sua azione e particolarmente indicata per sostenere la nostra energia difensiva (weiqi) rafforzandola prima dell’arrivo dell’inverno. Le stagioni migliori per farlo sono l’estate (in particolare, durante tre giornate specifiche chiamate “giorni della canicola”) e l’autunno, stagione legata al polmone, che secondo la medicina è responsabile dell’efficienza delle nostre difese contro gli attacchi esterni.
Il mese di settembre, quando non fa ancora particolarmente freddo, è quindi un ottimo momento per un ciclo di trattamenti che abbinino massaggio tuina e moxibustione per il rafforzamento dell’equilibrio e dell’energia difensiva, in modo da arrivare preparati ai primi freddi e da essere più resistenti rispetto ai “malanni di stagione”.

Se stai studiando medicina cinese o ne conosci le basi, leggi questo articolo per indicazioni sulla moxibustione per il rafforzamento dell’energia difensiva.

Francesca Cassini
La medicina cinese al femminile

Altri articoli in questa categoria